Parte 5

L'alcool potrà accorciare i tuoi giorni, ma certamente allungherà le tue notti.

Anonimo
 

Ferragostoo, burocrate mio non ti conoscooo..... E così è passato volando il mese tradizionalmente dedicato alle vacanze (altrui): inseguendo fantomatici funzionari, ditte sfaccendate e anche noi, sinceramente, avevamo bisogno di tirar un po' il fiato. Compilare scartoffie stanca! Poi è arrivato Settembre, il mese della ripresa. Della rinascita! Per alcuni della disperazione... Dai, lo sappiamo tutti, ad Agosto nessuno combina mai niente e tutti si ritrovano a Settembre a dover lavorare il doppio per rimettersi in pari, leggere i quintali di posta arretrata, controllare lo spam per vedere se tra un Enlarge your Penis e una fantastica Mega Vincita al Casinò c'è finito magari il permesso del Comune per occupare la strada, ecco. Robette così.

Poi Settembre è finito, e almeno io (Povero Illuso) ho pensato che finalmente, dopo tante scartoffie, potevamo dedicarci al lavoro pratico... Ma va' là, le scartoffie non finiscono mai.

Sono sempre lì, in agguato, che ti aspettano facendo quello che sono solite fare: aspettare, rufolare, crogiolarsi nei loro incartamenti e colpire con spietatezza quando pensavi di avere un weekend libero per scrivere il tuo bel Diario.

A proposito del Diario, adesso che ci siamo lasciati alle spalle una buona percentuale di burocrazia e qualche evento sociale che ha richiesto tutta la nostra attenzione, dovremmo tornare ad aggiornarlo più o meno regolarmente...

Comunque almeno i permessi per iniziare i lavori li avevamo compilati, e questi sono finalmente partiti.

 

Avevo sempre pensato che i lavori di muratura assomigliassero un po' ad un mix tra giuocare con quei famosi mattoncini danesi e creare castelli di sabbia: spazio alla creatività, fuori le idee e mettiamole in pratica tutti insieme fischierellando all'unisono un allegro motivetto.

Beh almeno in parte ci avevo preso, nel senso che di mattoni ne abbiamo dovuti spostare un casino, per non parlare di tutti quei secchi di ghiaino e sabbia con cui non abbiamo costruito torri e muraglie, ma che in compenso hanno donato alle nostre spine dorsali una simpatica curvatura a ferro di cavallo.

Finito l'iniziale (pesantissimo) lavoro che consisteva nel buttare via tutto il vecchiume e i calcinacci, abbiamo usato i tempi morti per sbrigare tutta una serie di lavoretti (con una mano, perché con l'altra c'era sempre da compilare scartoffie). Insomma eravamo molto felici ed esaltati. E intanto gli operai (quelli veri) cominciavano i lavori seri (quelli che comprendono la distruzione o la creazione di qualcosa).

 

Siccome ci piace riciclare, invece di ordinare un mucchio di piastrelle nuove abbiamo pensato bene di rompere la maggior parte staccare con precisione chirurgica quelle che già c'erano ma nei posti sbagliati. E così abbiamo scoperto che il vecchio muro sotto è fatto di mattoncini pieni e ha tutta l'aria di essere solido e antico. Abbiamo persino scovato emblematiche scritte, forse una mappa del tesoro o più probabilmente il delirio di un ubriaco.

Sull'antichità del palazzo in cui abbiamo il pregio e l'onore di ubicarci, potremmo dedicare un intero articolo di questo diario. E infatti lo faremo. Per ora vi basti sapere che è costruito su un precedente palazzo che risale perlomeno al XVI secolo, cosa che rende i nostri lavori sicuramente non banali.

 

Ad esempio abbiamo dovuto effettuare la cerchiatura di alcune mura, che consiste nel rivestire di acciaio la volta creata dall'abbattimento di un muro.

Ma la cosa più complicata è stata la messa in sicurezza del pavimento, perché la cantina sottostante ha il soffitto a volta, e sfiga ha voluto che qualche Genio Architettonico abbia ben pensato di rompere una di queste volte per farci passare qualche miserabile tubo dell'acqua, obbligandoci quindi a ricostruirla e, onde evitare rischi, a puntellare tutta la cantina con travi d'acciaio (anche perché i fermentatori pesano svariati quintali).

 

Comunque come si sa, quando si iniziano i lavori si pensa sempre di spendere una quantità X di soldi e di metterci un tempo Y, salvo poi scoprire che i soldi sono X per 2 (o X al quadrato), così come il tempo. E infatti il sogno di iniziare a produrre a Settembre l'amata Cerqua, è miserabilmente terminato il 30 di Settembre.

Se avremo un po' di fortuna, riusciremo a farcela per Ottobre, stay tuned...

 

DON RODRIGO PERETTI