Parte 4

Dai a un uomo una birra e ci perderà un'ora.
Insegnagli a farsela da sé e ci perderà una vita intera.

The Home Brew Company
 

È il nostro sogno, quello di perdere la vita intera a sfornare nuove birre, mettendoci dentro i migliori ingredienti e un pizzico di inventiva italiana.

In questa visione romantica della nostra professione, uno si aspetta di stare tutto il giorno con un quaderno e una matita a scrivere ricette e disegnare loghi, e che la canna fumaria non sia altro che un tunnel di calce e mattoni che trasporta fumi e vapori da un punto A ad un punto B. Qualcosa di cui non ti preoccupi, mentre fai la birra. Eh, come no... troppo comodo.

Quando entri nel nocciolo della questione, di ogni questione, cominciano a sorgere i problemi. E così ti rendi conto che i punti in realtà sono A e B, ma anche C e D e così via fino alla fine dell'alfabeto, e il tunnel è qualcosa di simile a quei labirinti in cui bisogna nascondersi per sfuggire ad Alien. Cavi e tubi escono dalle fottute pareti.


Così, qualche giorno fa, l'amara notizia: la canna fumaria è parzialmente ostruita. Da non si sa bene cosa.

Quindi abbiamo dovuto chiamare niente meno che un esperto in canne fumarie, insomma lo spazzacamino, che contrariamente a quanto pensavo non è (più) un tipo che balla sui tetti alla Van Dyke, ma uno che gira con una telecamera. Niente spazzoloni insomma.

E che sorprese ci ha dato, la telecamera: all'inizio pareva che ci fossero tubi che attraversano orizzontalmente e longitudinalmente la canna, intersezioni con gli appartamenti vicini e addirittura cavi elettrici/telefonici/satellitari. Un vero e proprio minimondo insomma.

Poi fortunatamente la cosa è stata un po' ridimensionata, ed una seconda visione del video, questa volta con la televisione capovolta dalla parte giusta, ha dato come risultato che c'è solo qualche cavo qua e là, ed un tubo proprio dove tubi non ce ne dovrebbero essere. Nessuna intersezione, fortunatamente, altrimenti già stavamo pensando di comprare un semaforo!


Un bel casino insomma, ma niente che non possano risolvere i nostri prodi operai, armati di calce e martello.

 

DON RODRIGO PERETTI